I rabatòn sono un tipico piatto della cucina povera piemontese, sono gnocchetti di erbette miste (di solito amare) e ricotta, con aggiunta di parmigiano e uovo.
La farina, in piccolissima quantità, serve a legare il tutto, ma meno se ne mette e migliore sarà il risultato.
Vengono sbollentate nel brodo, poi passati al forno con burro e parmigiano.
Qui li ho preparati con bietoline e cicoria.
A seconda dell’erbetta scelta (spinaci, bietole, tarassaco, truset, dente di leone, cicoria…) il peso da cruda a cotta può variare, quindi vi ho indicato il peso che deve avere da cotta e strizzata.
Importante infatti è strizzare molto bene le erbe, altrimenti i rabaton non terranno la forma e necessiteranno di molta più farina, risultando però viscidi e gommosi.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
Come prima cosa lavate e asciugate le erbette.
Scaldate dell’olio in padella con uno spicchio d’aglio sbucciato e schiacciato e, se vi piace, il peperoncino, aggiungete le erbette, rosolate 5 minuti, poi aggiungete 100 ml di acqua e cuocete altri 10 minuti.
Mettete le erbette in un colino a maglie fini e schiacciatele per bene e a lungo per fare uscire i liquidi in eccesso.
Tritatele poi finemente e raccoglietele in una ciotola, aggiungete tutti gli ingredienti e mescolate.
Portate ad ebollizione il brodo.
Prendete una cucchiaiata di impasto e con le mani datele una forma sferica, grande come una noce, e gettatela nel brodo bollente. Procedete così con tutto l’impasto. Mano a mano che vengono a galla scolateli.
Imburrate una pirofila, disponete i rabatòn copriteli con fiocchetto di burro, abbondante parmigiano e cuocete in forno a 200° per 25 minuti.
Servite caldi.
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